Metalli preziosi
Sono considerati metalli preziosi: platino, palladio, oro, argento.
Gli oggetti fabbricati e posti in commercio sul territorio nazionale devono essere a titolo legale e portare impressi:
- il titolo legale espresso in millesimi (che rappresenta il contenuto di metallo prezioso dell’oggetto da garantire a fusione). I titoli legali in Italia sono i seguenti:
- Oro: 750, 585 e 375 millesimi
- Argento: 925 e 800 millesimi
- Platino: 950, 900 e 850 millesimi
- Palladio: 950 e 500 millesimi - il marchio di identificazione del fabbricante (che identifica il produttore o l’importatore)
Registro degli assegnatari del marchio di identificazione
Nel Registro degli assegnatari dei marchi di identificazione tenuto dalla Camera di Commercio devono iscriversi:
- coloro che vendono platino, palladio, oro e argento in lingotti, verghe, laminati, profilati e semilavorati in genere;
- coloro che fabbricano od importano oggetti contenenti metalli di cui al punto precedente.
Per ottenere l’iscrizione e la concessione del marchio di identificazione l’impresa avente sede legale nella provincia deve presentare istanza tramite il titolare/legale rappresentante.
È previsto a favore della Camera di commercio un versamento pari a
- € 96,00 nel caso di aziende artigiane o di laboratori annessi ad aziende commerciali
- € 289,00 nel caso di aziende industriali
- € 547,00 nel caso di aziende industriali che impiegano oltre 100 dipendenti.
Il marchio di identificazione è assegnato all'impresa. Il trasferimento di proprietà, per atto tra vivi o a causa di morte, comporta il trasferimento a chi subentra anche del marchio di identificazione, a condizione che continui l'esercizio della medesima attività e presenti domanda alla Camera di Commercio entro 30 giorni.
Per imprimere il proprio marchio di identificazione sugli oggetti in metallo prezioso, gli assegnatari dei marchi devono richiedere l’allestimento dei punzoni, che dovranno essere ricavati dalle matrici in custodia presso la Camera di Commercio.
Rinnovo della concessione del marchio di identificazione
La concessione del marchio è soggetta a rinnovo annuale previo pagamento di un diritto di importo pari alla metà di quello indicato per il rilascio del marchio stesso, da versare entro la fine del mese di gennaio di ogni anno. Il rinnovo si perfeziona con la trasmissione dell’attestazione dell’avvenuto versamento, unitamente al modulo a tal fine predisposto, debitamente compilato e sottoscritto.
In caso di ritardo nel pagamento, per ogni mese o frazione di mese di ritardo si applicherà un’indennità di mora pari ad un dodicesimo del diritto dovuto annualmente. Qualora il pagamento non venga effettuato entro l’anno, si procederà alla revoca della concessione, al ritiro del marchio di identificazione e alla cancellazione dal Registro degli assegnatari, dandone comunicazione al Questore.
Marchi tradizionali di fabbrica
In aggiunta al marchio di identificazione e del titolo, l’impresa assegnataria della concessione può apporre, sugli oggetti di propria fabbricazione, il marchio tradizionale di fabbrica, detto anche sigla particolare dell’impresa. Per avvalersi di tale facoltà l’impresa deve allegare alla richiesta il disegno quotato riproducente l’impronta del marchio.
Tecnologia laser per l’applicazione del marchio di identificazione
Con il Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 17 aprile 2015 sono state fissate le disposizioni tecniche per l’applicazione del marchio di identificazione e l’indicazione del titolo legale sugli oggetti in metallo prezioso con la tecnologia laser.
Questa tecnologia consente di apporre su tali oggetti il marchio di identificazione e l’indicazione del titolo legale mediante un dispositivo in grado di emettere un raggio luminoso amplificato che altera, attraverso un processo di riscaldamento termico localizzato, lo stato cromatico della superficie del metallo.
Per realizzare questa marcatura è necessaria l’azione combinata di una marcatrice laser (individuata dall’azienda interessata) e di un token USB dotato di misure e accorgimenti anti intrusione che viene fornito dal Servizio metrico della Camera di commercio.
Il token USB conterrà 5 file delle impronte di diversa grandezza del marchio alfanumerico di cui l’impresa è assegnataria e, a richiesta,15 immagini del titolo legale. Verranno inoltre inseriti, in forma casuale, un certo numero di elementi di univocità invisibili ad occhio nudo e conosciuti solo dal funzionario camerale responsabile delle verifiche di autenticità.
Le imprese orafe assegnatarie dei marchi di identificazione che intendono avvalersi della tecnologia laser presentano domanda alla Camera di commercio territorialmente competente.
La domanda, da presentarsi dopo aver adempiuto al versamento dell’imposta di bollo in modo virtuale, è valida per l’ottenimento di un solo token USB il quale potrà però essere utilizzato su più marcatrici ubicate presso l’impresa richiedente o anche presso altra impresa, purché assegnataria di marchio, e previo accordo scritto tra le parti (da mostrare su richiesta del personale ispettivo).
Alla domanda per il rilascio del token vanno affiancati tanti moduli per l’associazione tra token e marcatrice quante sono le marcatrici su cui si desidera che possa lavorare il token.
Qualora un’impresa desideri più token, deve presentare il numero corrispondente di moduli di rilascio.
Al momento della presentazione della richiesta di consegna di un token USB, verrà consegnata all’impresa una scratchcard contenente un codice PIN, essenziale per l’attivazione del token.
Una volta pronto il token, l’impresa verrà contattata dal Servizio metrico per concordare una data al fine di generare e raccogliere la “prima impronta” presso i locali dove è ubicata la marcatrice. Tale prima impronta sarà poi archiviata e custodita dalla Camera di Commercio.
Il Ministero dello Sviluppo Economico ha fissato gli importi dei diritti di segreteria connessi al servizio, specificando che si tratta di importi provvisori e suscettibili di conguaglio:
- 155,00 € per la prima attivazione del servizio
- 77,00 € per la richiesta del rinnovo del servizio stesso da versare ogni anno entro il 31 dicembre (l’impresa, dopo aver versato il diritto relativo al rinnovo e averlo comunicato alla Camera di Commercio, avrà la possibilità di accedere ad un sito dedicato che le consentirà di rinnovare il token. I token non rinnovati non funzioneranno più a partire dal 31 gennaio dell’anno per il quale doveva essere versato il diritto di rinnovo
- 70,00 € per ciascun token richiesto)
Le imprese orafe che intendono richiedere la marcatura laser saranno comunque tenute anche al versamento del diritto di saggio e marchio previsto dall’art. 7 D. Lgs. 251/1999 e al relativo rinnovo annuale.
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